Saucony Ride ISO: dalla teoria alla strada
Le Saucony Ride ISO sono entrate da poco nel mio parco gomme come successori delle New Balance Beacon consumate e vissute in abbondanza.
Premessa: Perchè una scarpa così diversa?
La domanda sul perché abbia preso le Saucony Ride ISO mi è stata fatta. In effetti è una scarpa molti diversa dalla precedente. Il motivo di base è stato semplice. Al momento mi serviva una scarpa meno spinta e più protettiva. Almeno per i prossimi mesi (complice anche il caldo) non ho voglia di allenamenti massacranti, ma preferisco mettere una buona base di fondo lento e chilometri nelle gambe.
Saucony Ride ISO: Pro e Contro
Premessa che quello che segue è un mio parere personale dopo averle usate in qualche allenamento, quindi non prendetela come bibbia.
Pro:
- Scarpa protettiva
- Calzata comoda
- Piede che non suda a fine allenamento
- Ottimo sistema di allacciatura che ti porta a dimenticare i lacci mentre corri.
Contro:
- Poco reattiva (pensando alle New Balance Beacon mi prende il trauma)
- Drop di 8mm che per me è il limite massimo tollerato e lo sento più che nella New Balance 1080
Saucony Ride ISO: dalla teoria alla strada
Ora veniamo al punto interessante della scarpa. Dopo averla studiata sui cataloghi e recensioni l’ho portata in strada. Appena ho messo la scarpa la scarpa ai piedi la sensazione è stata quella di una pantofola. Dopo averle tenute ai piedi tutto il giorno seguente mentre lavoravo, ho deciso di portarle a correre la sera. Erano davvero anni (tanti) che non usavo più una scarpa Saucony e si sentiva. Non ero più abituato alla calzata ed al tipo di corsa. Le sane abitudini però non si perdono e così mi sono messo a correre subito.
Vi ricordate quando vi ho raccontato della Moonlight Half Marathon: Ignoranza time! della scorsa settimana? Ecco, era la seconda uscita della Saucony Ride ISO e devo dire che si sono difese benissimo come test. Il trauma è stato che non avendo mai provato a spingerle in allenamento non riuscivo a capire il feedback e la spinta da dare per tenere un ritmo da me scelto.
Nota di servizio: quando vi dicono che una scarpa NON si prova in gara, sappiate che c’è del vero.
Ora sono curioso di provarle sulla distanza (dai 30km in su) e vedere come reagiscono loro e come mi trovo io. Quello che posso dire è di essermi trovato molto bene in salita, ma soprattutto in discesa.
Ora la vera domanda: Sarà un ritorno di fiamma per le Scarpe Saucony Running oppure no?